La solidarietà rappresenta un impegno costante all’interno delle attività della SAT, sia per quanto concerne la sede centrale, che le sezioni, le quali riservano una parte dei proventi derivanti dalla organizzazione di competizioni, celebrazioni e manifestazioni, a favore di progetti di solidarietà, sia in ambito locale che internazionale.

Il 5 x 1000 a favore della SAT ha principalmente lo scopo di proseguire l’azione della SAT in tema di solidarietà: le cifre che i soci e i sostenitori decidono di destinare al sodalizio finanziano iniziative che, di volta n volta il Consiglio Centrale individua come preminenti.

I progetti  che la SAT sta attualmente sostenendo  grazie al 5×1000  riguardano la Fondazione Rarahil Memorial School (R.F.) in Nepal con il l’iniziativa Swastha Mahila Ra Balbalika  (Donne e Bambini sani), la prosecuzione del progetto universitario  per l’Istituto superiore di Turismo Rurale della Università Cattolica Boliviana di Padre Antonio “Topio” Zavatarelli e l’allestimento di quattro nuovi ambulatori dedicati a DayHospital presso il Centro Provinciale Fibrosi Cistica nella Pediatria dell’Ospedale di Rovereto. 

Swastha Mahila Ra Balbalika (Donne e Bambini sani)  

La Rarahil Memorial School dell’alpinista Fausto De Stefani tramite la sua Fondazione (R.F.)  istituita nel 2013 ha gli obiettivi di fornire supporto per un’istruzione di qualità, servizi sanitari accessibili ed economici, prosperità, giustizia sociale e sviluppo integrato della comunità locale. 

Dopo il terremoto dell’Aprile 2015 che ha messo in ginocchio molte comunità nepalesi isolate e senza mezzi di sostentamento, Rarahil Foundation ha distribuito teloni, tende familiari, lamiere di zinco, carriole, alimentari ed ha gestito assieme ad Emergency campi sanitari e programmi psicosociali attraverso progetti di soccorso nella Municipalità di Kirtipur così come a Goganpani del distretto di Dhading. 

Negli anni 2017/19, la RF ha condotto con successo varie attività sanitarie nelle scuole della comunità di Kirtipur e nei Comuni limitrofi. Tali attività sanitarie sono state finanziate per 3 anni con la contribuzione di 60.000 euro da parte della SAT, con fondi raccolti “Pro Terremoto 2015”. 

Il Progetto triennale consisteva nel fornire consapevolezza tra gli studenti sull’importanza dell’igiene personale e dell’assistenza sanitaria e aumentare l’accesso delle donne ai servizi sanitari come la salute riproduttiva, il cancro cervicale, il cancro al seno e altri problemi di salute.

La prosecuzione del progetto, che la SAT sostiene con il 5×1000, persegue l’obiettivo di migliorare la condizione delle donne e dei bambini di Kirtipur e dei Comuni limitrofi attraverso la promozione della salute e dell’igiene.

L’iniziativa si rivolge a 1000 donne della comunità di Kirtipur e oltre 1500 studenti della Rarahil Memorial School e di altre 7 scuole di Kirtipur, con la creazione di una struttura complessa.

La struttura progettuale ha visto l’identificazione di 10 gruppi di donne nel Comune di Kirtipur per l’implementazione dei programmi e quindi formare un gruppo interno per attività di auto-aiuto e per creare un ambiente favorevole tra le persone colpite. Vengono attivate collaborazioni con le unità sanitarie del Comune e Centri Sanitari Urbani per gestire la salute primaria e dentale presso l’Unità sanitaria della Rarahil Memorial School. Importanti inoltre le partnership con comunità /scuole pubbliche per fornire sostegno finanziario per la diagnosi e ulteriori cure agli studenti più bisognosi. 

Quattro nuovi ambulatori dedicati a DayHospital presso il Centro Provinciale Fibrosi Cistica collocato nella Pediatria dell’Ospedale di Rovereto

La fibrosi cistica è la più comune fra le malattie genetiche gravi. Chi nasce ammalato ha ereditato un gene difettoso sia dal padre sia dalla madre che sono, senza saperlo, portatori sani del gene CFTR mutato. In Italia sono circa 3 milioni di portatori sani che a loro insaputa possono avere un figlio con fibrosi cistica: un portatore sano ogni 25 persone circa. Anche per questo la fibrosi cistica ci riguarda tutti da vicino.  

Il 2020 vede l’Associazione Trentina Fibrosi Cistica coinvolta in un progetto per l’allestimento di 4 nuovi ambulatori dedicati a Day Hospital presso il Centro Provinciale Fibrosi Cistica collocato nella Pediatria dell’Ospedale di Rovereto, per assicurare ai pazienti una migliore tutela e assistenza.

Il Day Hospital riveste una notevole importanza per i malati poiché permette loro un frequente monitoraggio sullo stato della malattia e l’aggiornamento circa le intense e impegnative terapie fisioterapiche e farmacologiche che devono gestire ed eseguire per tutta la vita, e più volte al giorno, al proprio domicilio riducendo così, quando possibile, i lunghi ricoveri ospedalieri. 

Il Circuito SAT di Corsa in Montagna che quest’anno non ha potuto essere disputato ha comunque chiesto al Consiglio della SAT di non interrompere il flusso di denaro utile per le iniziative di solidarietà che di solito sostiene con una parte delle quote di iscrizione alle gare organizzate dalle diverse sezioni che fanno parte del Circuito.

Così è stato deciso di destinare una parte del 5X1000 2019 a sostenere la creazione di questi ambulatori per i Day Hospital a Rovereto.

Padre Topio Zavatarelli e l’Istituto Superiore di Turismo Rurale

Padre Antonio “Topio” Zavatarelli, parroco della comunità di Peñas in Bolivia, uomo di Chiesa e di montagna. Di questo religioso è noto l’impegno con cui ha aiutato a uscire dalla miseria e da una vita di stenti tante persone sulle Ande di Perù e Bolivia. 

Tra quelle montagne padre Topio, originario di Menaggio sul lago di Como dove è nato il 13 maggio 1965, ha introdotto e promosso il turismo, costruito rifugi, creato e formato guide andine insieme a un efficiente corpo di soccorso alpino grazie alle sue notevoli esperienze e competenza nel settore.  Sacerdote diocesano, padre “Topio” ha frequentato il seminario di Assisi. Ordinato sacerdote il 28 di giugno del 1997, si è diplomato all’Istituto superiore di Educazione Fisica della Universitá Statale di Milano ed è alpinista fin dalla gioventú. Dapprima parroco di Shilla (Perú) dal 1997 al 2004, dopo un periodo di servizio nella diocesi di Gubbio, nel 2010 è diventato parroco della Parroquia Virgen de la Natividad de Peñas (Bolivia) dove in collaborazione con padre Leonardo Giannelli, parroco di Santiago de Huata (Bolivia), ha dato vita a un progetto di sviluppo turistico (vela e montagna) in favore dei giovani dell’altipiano boliviano. Dal 2017 a Peñas è in funzione, per sua iniziativa, l’Istituto Superiore di Turismo Rurale con menzione all’Avventura della Università Cattolica Boliviana.

Ed è proprio per non compromettere l’esistenza di questo Istituto Superiore di Turismo Rurale, il quale conferisce una laurea triennale, istituita per dare un futuro ai giovani boliviani, che la SAT, grazie all’interessamento del consigliere centrale Alessandro Rossi, ha deciso di finanziare con una parte del  5×1000 2019  i trasferimenti e la logistica dei docenti dalla Università Cattolica Boliviana alla piccola cittadina di Penas. Il Corona Virus ha infatti penalizzato anche il sud America ed in particolare le aree della regione andina, togliendo molti fondi destinati all’istruzione nelle aree periferiche, per destinarli al comparto sanità.

Crediti fotografici:
Rarahil Memorial School: dal sito www.rarahil.edu.np
Associazione Trentina Fibrosi Cistica: la Presidente Bruna Cainelli, il Professor Ugo Pradal e medici del staff della Pediatria dell’Ospedale di Rovereto.
Padre Antonio Topio Zavatarelli