La solidarietà è nel nostro Statuto e nel nostro cuore e indirizza il nostro impegno.

Il Nepal è nel cuore della SAT. Proprio con questo piccolo Paese nel centro del continente asiatico, che ospita 8 delle 14 vette che superano gli Ottomila metri al mondo, la SAT ha stretto un legame forte grazie anche all’impegno di donne e uomini trentini che hanno deciso di dedicare la propria vita alla solidarietà e all’impegno sociale. Grazie alla collaborazione con Federica Riccadonna e Rabindra Aryal, fondatori di Garima Voyage nel 2018 la SAT ha sostenuto e realizzato un importante progetto di mappatura sentieristica nella zona di Melamchi Helambu e Panchpokhari, individuando nel Turismo un veicolo di sviluppo, per fornire fonti di reddito alla comunita’ locale e promuovere sviluppo rurale della zona.

Proprio la zona di Melamchi è stata colpita negli scorsi giorni da tremende alluvioni che stanno mettendo in seria difficoltà gli abitanti e il territorio.
Per questo motivo, consapevoli dell’importanza del sostegno delle comunità di montagna in difficoltà, a giugno 2021 abbiamo supportato e diffuso l’iniziativa di raccolta fondi indetta da Garima Voyage. Grazie a tutti voi per il prezioso supporto da noi della SAT e da Federica e Rabindra. Vi lasciamo il loro messaggio che ci racconta la situazione attuale nel paese asiatico e lo stato degli aiuti inviati dall’Italia.

Prima di tutto vogliamo ringraziare la SAT per aver messo a nostra disposizione i suoi canali per lanciare l’appello della raccolta fondi per l’emergenza alluvione in Melamchi (Nepal) del 15 giugno.

Tutta la comunità di Melamchi, Panchpokhari e Helambu è grata ai tanti amici della SAT, e non solo, che ci hanno aiutato a raccogliere una somma importante per fare interventi fondamentali davanti a questo gravissimo disastro.

La risposta e’ stata veramente incoraggiante e abbiamo ricevuto tanti messaggi di supporto. Noi  li abbiamo inoltrati ai nostri amici e siamo sicuri che hanno dato tanta speranza, perche’ non si sono sentiti abbandonati.

Sia il sindaco Mr. Dambar Aryal che il membro del governo regionale, Mr. Yubaraj Dulal ci mandano le loro parole, per la SAT, di ringraziamento e di gratitudine verso questa amicizia tra popoli. Ci chiedono anche di inviarvi questo messaggio:

“Abbiamo ricevuto tanto aiuto dagli amici italiani durante la prima fase di difficile gestione e siamo grati di questa straordinaria solidarieta’ e del coordinamento fatto da Rabindra e Federica di Garima Voyage. Molti interventi fatti sono stati importantissimi per aiutare la nostra comunita’ e gli sfollati che hanno perso tutto. Purtroppo ci troviamo ora ancora in grave emergenza, perche’ l’alluvione continua a devastare la valle con i monsoni e stiamo studiando con il governo alternative sia per l’insediamenti sia per supportare chi ha perso tutto. Vorremmo chiedervi di seguire ancora quello che sta succedendo qua e di aiutarci dove possibile. Grazie ancora della vostra solidarieta’ e amicizia. Siamo comunque fiduciosi che potremmo ospitarvi presto in questo magnifico territorio.”

Come si legge dalle loro parole, gli interventi fatti hanno dato sollievo a tante persone. Siamo lieti di elencarvi gli aiuti di cui noi siamo stati protagonisti grazie alle vostre donazioni, sempre in coordinamento con le autorita’:

Abbiamo raccolto 15.370 euro e abbiamo utilizzato 11.350 euro nella prima fase.

Visto il tasso di cambio NPR/Euro qua di seguito il dettaglio:

– 2500 euro ai fondi di coordinamento dei comuni di Melamchi, Panchpokhari e Helambu per il primo intervento di emergenza, soccorsi, pasti e servizi per gli sfollati
– 321 euro per materiale sanitario (medicine, ossigeno..) e il test covid per volontari
– 2529 euro per protezione e supporto infrastrutture pubbliche, scuola, radio locale, centri abitati, un ponte carrucola (tuin)
– 2429 euro per un fondo in contanti per le famiglie delle vittime dell’alluvione
– 571 euro logistica (messa tende…etc,), trasporti e vitto volontari per non pesare sul campo sfollati
– 1214 euro sacchi di riso come scorte per le centinaia di famiglie che hanno perso i campi coltivati a breve destinati alla raccolta
– 1786 euro lavori di costruzione e messa protezione argini, gabbioni in ferro, materiale e risorse umane

 

I rimanenti abbiamo deciso di aspettare ad utilizzarli perche’ per ora la gestione sfollati e’ sotto controllo e i lavori di messa in sicurezza del fiume bloccati. 

Questo ci porta ad una revisione dell’urgenza delle azioni da intraprendere. Visto l’ulteriore aggravarsi della situazione collegamenti e infrastrutture risulta evidente la necessita’ di costruire un altro tuin (ponte carrucola) che in pochi giorni puo’ essere installato e che abbiamo gia’ fatto piu a nord. La distruzione dell’importantissimo ponte rosso Helambu Melamchi, il cui video si trova sui nostri social, ha creato una gravissima situazione emergenziale per la quale gli abitanti a nord del Melamchi non possono raggiungere KTM, accedere ai servizi sanitari o agli aiuti. Ovviamente questo Tuin non e’ la miglior soluzione in termini di sicurezza per attraversare un fiume, ma e’ la piu’ veloce ed efficace ora. La costruzione di un ponte tibetano richiede troppo tempo e soldi e l’attuale situazione sul terreno non consente tale lavoro.

L’altro aspetto importante riguarda altri aiuti economici immediati alle famiglie che hanno perso tutto. Stiamo valutando le modalita’.

Ci sarebbe piaciuto condividere con voi la conclusione di questa odissea, ma purtroppo siamo ancora in una grave situazione dove anche i piu’ tenaci stanno dando segnali di fatica, dolore e sofferenza.

I monsoni, che quest’anno sono iniziati in anticipo, continuano ormai da meta’ giugno e non danno tregua. I nostri volontari hanno fatto vari interventi di messa in sicurezza di argini, allestimento tende, distribuzioni cibo e beni di necessita’ in un continuo stato di allerta ed emergenza, cercando di lavorare comunque in condizioni difficili vista la continua pioggia e il pericolo di contagio da Covid-19.

I vari lavori di deviazione e protezione degli argini in alcuni casi poco sono riusciti a fare davanti a queste continue ondate, come per il villaggio Danwuar, dove ci siamo impegnati tanto ma che l’ultima ondata di fango ha spazzato via lasciando solo due case adesso evacuate. Il fiume devia in continuazione il suo corso in modo imprevedibile, e’ metri piu’ alto del solito e quindi non si riesce ad arginare.

In altri casi siamo felici di dirvi che questi lavori funzionano: la scuola Thame e’ ancora salva proprio grazie agli argini che abbiamo fatto. E resiste.

Noi cerchiamo di monitorare quanto possibile. I sopraluoghi e le ricerche hanno evidenziato che ad oltre 3000 mt, nella zona di Bhermatang, si e’ creato un bacino con tonnellate di materiale friabile, detriti, macigni, fango e ogni pioggia crea frane verso la valle di Melamchi con ondate di fango che continuano ad attaccare i villaggi e non danno tregua. 

Sui nostri canali social facebook e instagram trovate i video della furia dell’acqua che trascina via case e gli abitanti che instancabili cercano di salvare quanto possono. 

In alcuni villaggi non c’e’ nulla da fare e si sta cercando di raccogliere il possibile di valore dalle case, anche finestre, porte e infissi, nel piu’ breve tempo possibile, tirando giu’ muri e calcinacci. Case nuove, abitate da poco o da decenni diventano spettrali perche’ svuotate di tutto. 

Se l’ipotesi di questo bacino di detriti e’ confermata dagli esperti significhera’ dover pensare azioni molto piu’ impegnative per permettere gli insediamenti a valle. E per gente che ha perso tutto questo puo’ siginificare indigenza. La situazione quindi appare grave, anche nel lungo periodo. 

In ogni caso noi attendiamo la fine dei monsoni, quando sara’ piu’ chiaro cosa fare e dove siamo sicuri di poter intervenire per ripristinare la bellezza di quel territorio e aiutare la comunita’ anche con il turismo. 

Siamo sicuri che la vostra solidarieta’, interesse e amicizia porteranno ulteriori soluzioni.

Adesso si tratta di resistere e lottare con la consapevolezza che tale furia distruttrice deve diventare un monito per pensare a una coabitazione del territorio piu’ armonico e sostenibile, come ospiti e non sfruttatori. I nostri obiettivi di creare una Destinazione Turistica Sostenibile attraverso il filo d’Arianna dei Sentieri fatti e pianificati, puo’ essere una soluzione. La speranza ci viene data anche dalle stesse comunita’ che nonostante il disastro ci hanno chiesto di non cancellare la progettazione di nuovi sentieri a nord di Panchpokhari. A fine giugno abbiamo quindi provveduto a mappare nuovi percorsi per arricchire la rete offerta di sentieri e rendere fruibile questa bellezza a tutti, appena sara’ possibile. La speranza e’ in se soluzione e forza creativa, grazie al vostro aiuto le alimentiamo entrambe!