Le nostre montagne, con la loro varietà di forme, paesaggi e condizioni climatiche ospitano un patrimonio naturale di inestimabile valore, oggi più che mai minacciato nei delicati equilibri che ne guidano l’evoluzione. La natura alpina si trova al centro di un vero e proprio assalto, stretta da pressioni che agiscono su molteplici fronti: l’intensificazione dell’agricoltura, l’urbanizzazione selvaggia, il consumo di suolo, l’abbandono, l’aumento dei flussi turistici, del disturbo antropico e, non ultimo, i cambiamenti climatici.

Per vigilare su esso, già da tempo, la SAT può contare sul supporto di uno specifico osservatorio permanente, con compiti primari riguardanti lo studio dell’ambiente montano e la diffusione dell’attenzione per la natura e la difesa del territorio: la Commissione Tutela Ambiente Montano (TAM), una delle 15 Commissioni in cui attualmente si articola l’operato del Sodalizio.

Creata nel 1969, la Commissione TAM è un organo tecnico-consultivo della SAT Centrale, è attualmente formata da 12 membri, molti dei quali hanno competenze ambientali specifiche e sono già impegnati, professionalmente o a titolo volontario, nel campo della conservazione della natura, (naturalisti, forestali, botanici, veterinari, ingegneri ambientali, competenti appassionati di fauna o ambiente)  che scelgono di mettere le proprie competenze al servizio della comunità trentina, degli escursionisti e degli amanti della montagna.

La missione della Commissione TAM è ben espressa dalla quarta delle 10 Tesi di Moena, presentate il 5 ottobre 2007 in occasione del 113°Convegno della SAT, dedicato a “Montagna e cambiamenti climatici”: «La modifica dei comportamenti all’interno di una collettività dipende in gran parte dalla consapevolezza dei problemi. Sia i cittadini che le istituzioni devono essere informati e sensibilizzati sull’entità e sulla scala degli eventi che si stanno profilando, mettendo anche in luce le ripercussioni sulle attività che svolgono. Occorre promuovere formazione ad ogni livello […]».

Educazione, sensibilizzazione, diffusione della conoscenza scientifica. Parole d’ordine della Commissione TAM, in cui la SAT ha sempre creduto e ai quali ha voluto dedicare crescente impegno e attenzione.

Ai membri della TAM, quindi, spetta il compito di diffondere una cultura ecologica rispettosa dell’ambiente, promuovendo corsi (in)formativi, momenti didattici per le scuole trentine, serate e appuntamenti dedicati alla conoscenza delle peculiarità naturalistiche delle nostre montagne, per una loro fruizione più consapevole e sostenibile. È il caso di BiodiversiTAM, progetto che comprende una serie di uscite formative alla scoperta delle specie più carismatiche delle Alpi (lupo, orso, orchidee, tetraonidi, uccelli migratori e camosci), attivate con il contributo di esperti e operatori TAM su richiesta delle Sezioni SAT.

Nel tempo, le attività organizzate hanno portato ad ampliare l’oggetto dell’educazione, con approfondimenti riguardanti anche le altre parole-chiave delle tesi di Moena: l’acqua, gli ecosistemi, la fauna alpina e anche la pianificazione territoriale.

Oltre alle attività divulgative e formative sulla biodiversità, infatti, la Commissione TAM della SAT, essendo un organo consultivo della SAT, si occupa anche (su indicazione del Consiglio centrale) di elaborare documenti tecnici ed osservazioni su interventi o iniziative programmate in montagna, che potrebbero nuocere all’integrità dell’ambiente montano e della fauna che ospita.

Interventi di infrastrutturazione, l’ampliamento di piste da sci e i progetti su nuovi impianti di risalita, che possono arrecare danno al patrimonio naturale alpino, concerti in alta quota o gare particolari di sport montani che potrebbero avere un grosso impatto sugli ecosistemi montani oppure la revisione e l’aggiornamento dei Piani di Gestione delle aree protette. Tutte questioni su cui la SAT si può trovare a “dire la sua” e per questo, può avvalersi della Commissione TAM per realizzare, appunto, un documento tecnico su cui fondare il proprio parere su un certo tema che lo necessita.

Lo sfruttamento delle risorse naturali alpine e la protezione dell’ambiente montano in generale richiedono un’attenzione costante.

La Commissione TAM della SAT partecipa, inoltre, ai numerosi tavoli di confronto istituiti dalla Provincia Autonoma di Trento e di cui SAT è membro: i comitati di gestione dei Parchi Naturali provinciali, il Tavolo di Comunicazione sui Grandi Carnivori, il Tavolo di Informazione e Partecipazione sui Grandi Carnivori trentini (con tutte le associazioni territoriali), la Cabina di regia delle Aree protette, il Comitato Acque, il Gruppo Grandi Carnivori del CAI, la CCTAM (TAM Centrale CAI nazionale).

Certo l’impegno richiesto è notevole, le problematiche affrontate sono ampie e complesse e non sempre le “battaglie” intraprese si concludono con una vittoria. Eppure, nelle riunioni mensili, nei rapporti interregionali con le Commissioni del Club Alpino Italiano, nelle esperienze vissute e nell’elaborazione dei documenti si avverte tutta la necessità, l’importanza e il senso di questo sforzo: l’obiettivo è quello di costruire insieme un futuro in cui le Alpi siano ancora un territorio ricco di valori naturalistici e culturali e in cui le scelte di chi gestisce e amministra il territorio non siano più guidate dal mero interesse economico, ma piuttosto da una continua ricerca della sostenibilità.

Se anche tu, leggendo queste righe, senti di condividere lo stesso desiderio e le stesse aspirazioni, potresti pensare di unirti al nostro gruppo. Il lavoro è tanto e il contributo di tutti è essenziale. Scopri come fare, scrivendo a tam@sat.tn.it.

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