Vi proponiamo il discorso della Presidente della SAT, Anna Facchini, alla Borsa Internazionale del Turismo Montano durante “Le giornate del turismo montano” all’interno del convegno “La montagna oltre gli stereotipi”. Il convegno è stato organizzato con il CRU – Consiglio Regionale Unipol.


Una estate intensa quella 2021.
Il Consiglio rinnovato non è andato in vacanza e ha proseguito sulla strada in precedenza indicata.
Maggiore serenità per affrontare la la vita quotidiana,
È apparentemente fuori tema, il titolo del mio contributo, e chiedo perdono a Milan Kundera se del suo romanzo prendo a prestito alcune parole…

Per prima cosa, accosta leggerezza e turismo, perché esso nasce proprio come un insieme di attività e di servizi che si riferiscono al trasferimento temporaneo di persone dalla località di abituale residenza ad altra località per fini di svago, distrazione, all’insegna della leggerezza del vivere, quindi, contrapposto alla pesantezza, alla fatica del lavoro quotidiano.

Sostenibilità e leggerezza del turismo: sono ancora accostabili?

Italo Calvino, in “Lezioni americane”, nel capitolo dedicato alla leggerezza,  proprio con riferimento al romanzo da cui mi sono permessa di rubare parzialmente il titolo, scrive : “…nella vita tutto quello che scegliamo e apprezziamo come leggero non tarda a rivelare il proprio peso insostenibile. Forse solo la vivacità e la mobilità dell’intelligenza sfuggono a questa condanna…” – omissis – voglio dire che devo cambiare il mio approccio, devo guardare il mondo con un’altra ottica, un’altra logica, altri metodi di conoscenza e di verifica. Le immagini di leggerezza che io cerco non devono lasciarsi dissolvere come sogni dalla realtà del presente e del futuro…

Il turismo è stato e è fondamentale per lo sviluppo economico del Trentino. La SAT fin dalle origini ha sostenuto le società di impianti, ha favorito il nascere delle professioni di montagna; ha costruito rifugi che oggi sono un anello della offerta turistica; la stessa rete sentieristica, di cui la SAT contribuisce al controllo e alla manutenzione, è una infrastruttura di ‘mobilità alternativa’ che mette in connessione città, montagna, luoghi, persone. E turisti.

I fenomeni di frequentazione della montagna fanno di sentieri e rifugi luoghi-osservatòri che permettono una fotografia nitida su comportamenti, stili, opportunità ma anche criticità di impatti.

La SAT osserva e si interroga sull’evoluzione del fenomeno: masse di turisti, estivi e invernali, si riversano  in punti e con punte di concentrazione nel tempo e nei luoghi.

Possiamo ancora parlare di leggerezza?

Possiamo ancora tenere accostati leggerezza e sostenibilità?

Cosa sta facendo la SAT: 

ha avviato riflessioni sul tema della infrastrutturazione in quota, per dare una misura equilibrata sia per gli interventi sui sentieri attrezzati (la domanda è ‘fino a dove intervenire per mantenere le vie ferrate?) sia per i rifugi, per i quali non persegue obiettivi di ampliare la capacità ricettiva ma di riqualificazione complessiva, che passa anche dalla riduzione di posti letto (è il caso del rifugio Mandron – cantiere 2021-2022), sia come contributi di idee per gestire i flussi di turisti che dal fondo valle, arrivano in quota, lasciando impronte pesati, ma non perché calzano scarponi.

Per tornare al tema della tavola rotonda “oltre gli stereotipi” per la SAT significa puntare allo stare bene in montagna, a un benessere che è fatto di silenzio, di approccio lento e misurato.

Da queste riflessioni si arriva ad alcune proposte concrete; gestire i flussi a partire dal fondo valle, senza avere timore a introdurre limitazioni di orari e di accessi, a rifiutare eventi in quota che disturbano per rumore, rombo, chiasso. Sul fronte delle infrastrutturazioni, si punti a innovare nel segno della riduzione degli impatti ambientali dell’esistente senza investimenti per nuove costruzioni.

Un insieme di azioni per ritrovare pace, calma, ben-essere, con l’auspicio che i decisori politici sappiano cogliere questi spunti.

Anna Facchini
Presidente SAT