Presanella: dal concetto alla società
di Veronica Saggiorato

Nell’agosto 1871 nasce dalle menti dei dott. Boni, Marchetti e Bolognini l’idea di fondare una società di alpinisti locale, ovvero trentina, seguendo, con una decina di anni di distacco, l’esempio di quelle continentali (Alpine Club di Londra – 1857; Club Alpino Austriaco – 1862; Club Alpino Svizzero – 1863; Club Alpino Italiano – 1863).

Per passare dall’idea ai fatti si attende la successiva estate, quando l’argomento viene ripreso ai piedi della Presanella, che qui potremmo definire prima ispiratrice di quei sentimenti promossi da quella che noi tutti, oggi, conosciamo come SAT.

Il 2 settembre 1872 viene costituita finalmente la Società Alpina del Trentino con ben 27 soci, i quali divengono circa 100 già entro il 2 febbraio dell’anno successivo, conteggiati in occasione dell’assemblea associativa indetta per scegliere la nuova sede, Arco, ed eleggere la prima direzione.

Nell’agosto del 1873 sette soci accompagnati da tre guide inaugurano l’attività alpinistica sociale salendo la cima della musa della società, la Presanella.

La partecipazione a questa nuova società e le attività da essa proposte (non solo alpinistiche, ma anche di studio e conservazione del territorio naturale e culturale locale) non sono ben viste dalla polizia austriaca che in questi anni controlla la regione e perseguita ogni forma filo-italiana.

Nell’estate del 1876 la polizia austriaca trova l’occasione per sciogliere la Società Alpina del Trentino in un articolo del III Annuario della Società, nel quale viene condannato senza mezzi termini il grave affronto subito dai familiari dei caduti nella battaglia di Bezzecca (21 luglio 1866) e perpetrato dai conquistatori austriaci (ossia l’abbattimento della lapide in memoria dei soldati italiani lì periti).

L’atteggiamento irredentista che traspare da questa circostanza caratterizza e permea i successivi decenni dell’organizzazione a partire dall’estate 1877 quando, con rinnovato sentimento ed entusiasmo, all’insegna del motto Excelsior, viene ricostituita la Società, stavolta con il nome con cui la conosciamo oggi, Società degli Alpinisti Tridentini (SAT), e con nuova sede a Riva del Garda. L’anno successivo si decide di alternare ogni due anni la sede sociale tra Rovereto e Trento, consuetudine osservata fino alla pausa dovuta alla Prima Guerra Mondiale.