Si chiude la stagione 2024 dei rifugi SAT. Bilancio positivo, ma resta l’emergenza idrica

Mercoledì 23 ottobre si è tenuta la conferenza stampa per fare il punto sulla stagione in quota appena terminata.

Un inizio stagione difficile, caratterizzato da pioggia e maltempo, non ha precluso la buona affluenza nei rifugi SAT, soprattutto ad alta quota. L’allungamento della stagione a settembre sta diventando sempre più interessante per alcune strutture, compatibilmente con gli accessi e le disponibilità idriche. Quest’ultimo aspetto – l’approvvigionamento idrico – è quello che più preoccupa la vita dei rifugi, insieme alla loro riqualificazione. Questi sono solo alcuni dei punti emersi nel bilancio di fine stagione presentato da SAT in conferenza stampa analizzando l’estate 2024.

Cosi Cristian Ferrari, presidente della SAT: “Abbiamo avuto un piccolo calo di frequentazione su tutti i rifugi a causa della pioggia nella fase iniziale della stagione, quindi a giugno e luglio, mentre poi con agosto e settembre i pernottamenti registrati sono aumentati soprattutto nei rifugi in alta quota. Complessivamente possiamo dire che la frequentazione delle nostre case alte non solo ha recuperato nei numeri rispetto alla stagione pre covid, ma sono aumentati i soci tesserati CAI e SAT. In lieve flessione i non soci, un dato che però va letto tenendo conto dell’aumento dei tesserati che frequentano le strutture”.

Sul fronte delle criticità in primo piano resta la frequentazione della montagna. “Soprattutto a inizio anno – prosegue Ferrari – abbiamo posto attenzione agli accessi ai rifugi più alti con sentieri innevati e ghiacciati. Resta un tema la prudenza in montagna, la conoscenza di capacità e limiti, l’utilizzo di abbigliamento e attrezzature adatte”.

LA NUOVA MOSTRA PRESSO LA CASA DELLA SAT

Le nostre assetate case sui Monti

I rifugi della SAT in area dolomitica, storia e attualità dell’approvvigionamento idrico

A seguire si è tenuta l’inaugurazione della mostra dedicata alla storia e all’attualità dell’approvvigionamento idrico nei rifugi dolomiti di SAT, realizzata dalla Biblioteca della Montagna-SAT, con il sostegno della Fondazione Dolomiti UNESCO.

I pannelli indagano la storia di alcuni rifugi di proprietà della Società degli Alpinisti Tridentini attraverso un lungo lasso temporale, dal 1881 ad oggi, con particolare attenzione all’evoluzione del loro approvvigionamento idrico che, nel corso di quasi un secolo e mezzo, è radicalmente cambiato. Aumentando il numero di frequentatori di strutture alpine in alta quota è contestualmente diminuita la portata delle sorgenti che per decenni ne avevano garantito la sopravvivenza, oggi minacciata dal drastico mutamento climatico. Oggi i fabbisogni medi di ogni struttura vanno dai 2-3000 ai 13000-15000 litri giornalieri di acqua. Un approvvigionamento sempre più difficile da coprire.

La mostra è visitabile fino al 6 gennaio 2025 presso il pianterreno della Casa della SAT in via Manci 57 a Trento, con i seguenti orari: lunedì-giovedì 9.00-13.00 / 14.30-18.00, venerdì 09.00-13.00.