Concorso di progettazione per la ricostruzione dei tre bivacchi del C.A.I. Sezione “Fiamme Gialle”

A far da apripista è stata la SAT con la ristrutturazione del Rifugio T. Pedotti alla Tosa nel Comune di San Lorenzo Dorsino in provincia di Trento. Un vero e proprio bando di concorso pensato e messo in atto attraverso una procedura di progettazione intesa come occasione di confronto di idee e di esperienze, di apertura a nuovi fermenti culturali, a innovazioni tecniche e tecnologiche.

SAT ha coinvolto i servizi Provinciali del Turismo e gli Ordini professionali degli Architetti e degli Ingegneri. Un modello inedito, un bando e un concorso sulla piattaforma Concorrimi coordinato dall’architetto Tiziano Chiogna che oggi ha un seguito.

PREMESSA:
Da oltre un cinquantennio la Sezione del Club Alpino Italiano “Fiamme Gialle”, è istituita presso la Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo (TN), con il lungimirante obiettivo di fungere da prezioso anello di congiunzione fra l’Istituto, con la sua missione formativa alpestre e il mondo dell’alpinismo civile, occupandosi della gestione di tre bivacchi alpini, “Fiamme Gialle”, “Renato Reali” e “Aldo Moro”:
– collocati nell’area montana prossima alla Scuola e al dipendente Corso di Addestramento Alpino di Passo Rolle;
– realizzati sia in funzione di fornire supporto alle attività addestrative dell’Istituto, sia come punto di sosta, di appoggio e di rifugio in caso di maltempo per i numerosi alpinisti/escursionisti che frequentano le nostre Montagne.

LA STORIA:
L’occasione del Centenario dell’Istituto, è stata propria per ricostruire in dettaglio la storia dei bivacchi in argomento, di cui si riporta breve sintesi:

Il bivacco “Fiamme Gialle”: nell’agosto del 1967, la Fondazione “Camillo Berti”, su interessamento dell’allora Maggiore Carlo Valentino, Presidente della Sezione C.A.I. “Fiamme Gialle”, concedeva gratuitamente un bivacco da 9 posti. Questo veniva collocato sulla spalla Sud del Cimon della Pala, nel Gruppo delle Pale di San Martino, a quota 3005 s.l.m. Esso fu denominato bivacco “Fiamme Gialle” e venne inaugurato domenica 14 luglio 1968, con la presenza del Generale Zadra,
Comandante di Zona di Venezia, di numerose autorità militari, civili e religiose e con un’importante presenza delle Sezioni C.A.I. e S.A.T. (Società Alpinistica Tridentina). Nell’occasione erano presenti alla cerimonia tre Compagnie Allievi, un plotone della Compagnia Corsi di Specializzazione e la Fanfara della Scuola Alpina;

Il bivacco “Renato Reali”: venne inaugurato il 19 luglio 1970. Trattasi di una struttura fissa da n. 6 posti letto. Anche in questo caso la struttura venne offerta dalla “Fondazione Berti” e fu trasportata interamente a spalla dai militari della Scuola Alpina ed approntato in località Forcella Marmor a quota 2650 s.l.m., in territorio del Comune di Taibon Agordino (BL). La forcella è ubicata nell’area centrale del Gruppo delle Pale di San Martino, al confine tra il Trentino Alto Adige ed il Veneto. Il bivacco di tipo “Dolomiti orientali” fu dedicato all’Istruttore della Scuola Alpina Renato Reali, caduto il 2 settembre del 1968 sulla “Via Bonatti – Ghigo” del Gran Capucin, nel Gruppo del Monte Bianco. Nel 1995 il bivacco fisso venne spostato di alcune centinaia di metri, ricadendo nel Comune di Tonadico (TN) – ora Comune di Primiero San Martino di Castrozza -, per ovviare a delle problematiche verificatesi nella posizione originaria. Lo spostamento venne effettuato dalla Sezione C.A.I. Fiamme Gialle in collaborazione con il IV Corpo d’Armata Alpino di Bolzano, con l’ausilio di un elicottero. In occasione del 50° anniversario della morte del Fin. Renato Reali, venne svolta una commemorazione solenne con la posa di una targa alla memoria;

Il bivacco “Aldo Moro”: nel 1980, la Sezione C.A.I. Fiamme Gialle fu parte attiva diun Comitato promotore che realizzò un nuovo bivacco posto sul Coston dei Slavaci,sulla catena del Lagorai a quota 2600 s.l.m., intitolato al nome dell’insigne statista. Aldo Moro, che era solito soggiornare presso la propria abitazione a Predazzo (TN), località Bellamonte. Fu proprio un Comitato, composto da diversi Enti territoriali (P.A.T., Comune di Predazzo, Comunità di Fiemme, C.A.I., Ass. Tutela di Bellamonte, Collegio Guide Alpine e Scuola Alpina) a volere la realizzazione di questa struttura. In particolare i finanzieri contribuirono al montaggio del bivacco Aldo Moro; il trasporto fu effettuato con l’elicottero della Provincia Autonoma di Trento e la gestione, come per i precedenti due bivacchi, fu assunta dalla Sezione C.A.I. Fiamme Gialle.

L’INIZIATIVA:
Nell’anno 2020, in occasione del Centenario della fondazione della Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo, era stata calendarizzata una serie di iniziative
celebrative, tra le quali, in supporto alla Sezione C.A.I. “Fiamme Gialle”, il rifacimento dei bivacchi in gestione.

Vista la vetustà delle strutture e i relativi problemi tecnici, si è deciso per la loro sostituzione, nel rispetto dei requisiti di sicurezza, comfort e compatibilità ambientale, coerenti con lo stato dell’arte raggiunto per tali manufatti.

Nel corso del 2019 la Sezione C.A.I. Fiamme Gialle ha avviato opportuni contatti con gli Enti locali per costituire un gruppo di sostenitori e finanziatori del rifacimento, sospesi a causa della pandemia, ma ripresi nell’anno corrente.

Vista le tematiche di carattere architettonico, ambientale e di inserimento paesaggistico, si è voluto creare un gruppo di lavoro che rappresenti al meglio il territorio, come avvenuto per la realizzazione dei bivacchi originari.

Pertanto si è ritenuta necessaria l’indizione di un concorso di progettazione per la selezione di un progetto rappresentativo ed identificativo dell’iniziativa, da utilizzare per il rifacimento dei tre bivacchi in parola. Tale fase consentirà di dare massima visibilità all’iniziativa, garantendo un ventaglio di progetti tra cui selezionare con accuratezza, vista la delicatezza del tema progettuale, che interessa le tematiche della montagna, della fruizione e della sicurezza, in un contesto paesaggistico importante e delicato come quello delle Dolomiti e del Lagorai.

Il concorso di progettazione è nato proprio per consentire la più ampia partecipazione di professionisti e per poter sviluppare più progetti, in modo da raggiungere nella fase finale un’elevata qualità progettuale.

GLI OBIETTIVI:
Le indicazioni saranno quelle di creare un nuovo bivacco che non stravolga le funzioni contenute nella sua definizione, cioè di rifugio di emergenza e occasionale, che rispetti le normative attuali, in un corretto inserimento ambientale, privilegiando sistemi di costruzione sostenibili, contenendo i costi per la realizzazione e per la manutenzione nel tempo. L’obiettivo è di non snaturare l’attuale tipologia costruttiva, di non cambiare la destinazione d’uso e di realizzare una struttura che preservi l’originaria funzionalità.

GLI ENTI SOSTENITORI E PATROCINANTI:
Una buona parte delle spese concorsuali, premi da attribuire a vincitori del concorso e parte degli oneri di gestione, saranno sostenuti da Enti territoriali, in particolare dal Comune di Primiero San Martino di Castrozza, dal Comune di Predazzo, dalla Magnifica Comunità di Fiemme, dal B.I.M. Adige e dal B.I.M. Brenta.
La fase realizzativa dei nuovi bivacchi e la rimozione degli esistenti verrà finanziata dalla Provincia Autonoma di Trento con gli strumenti normativi vigenti e da altri Enti del Territorio.

L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio della Società Alpinisti Tridentini, dell’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Trento, della Fondazione Dolomiti UNESCO e di Trentino Marketing.