Domenica 25 luglio 2021 si è svolta al rifugio XII Apostoli la tradizionale Commemorazione ai Caduti della montagna.
La toccante cerimonia religiosa si celebra dal 1953 nella chiesetta scavata nella roccia alla base della Cima XII Apostoli.

L’idea della chiesetta nacque a seguito di un tristissimo evento che avvenne alla fine di luglio del 1950: la morte, in un crepaccio della vedretta dei Camosci, di tre giovani escursionisti, da allora, alla fine di luglio di ogni anno, una lunga fila di alpinisti sale al Dodici Apostoli per assistere alla cerimonia in ricordo dei caduti ed ogni anno vengono poste nella piccola cappella scavata nella roccia le lapidi dei nuovi caduti della montagna.
All’interno della cappella sono presenti più di 200 lapidi a ricordo dei caduti in montagna, quest’anno sarà presente una lapide in più, con profonda riconoscenza, stima ed amicizia il direttivo della Sat con la collaborazione dei coscritti ha voluto così ricordare Loredana, una persona per noi preziosa che l’anno scorso ci ha lasciati troppo presto.

Il racconto del Coro della SOSAT

“Anche in questo 2021, come lo scorso anno, la giornata del ricordo dei caduti della montagna, che si svolge dal 1953 ai 2500 metri del rifugio fratelli Garbari ai XII Apostoli, è stata fatta in modo spontaneo. Ben 350 alpinisti hanno partecipato al pellegrinaggio del popolo della montagna salendo la impegnativa Scala Santa e poi le balze rocciose dell’Alta Val di Nardis. E tra i pellegrini dal 1963, con ogni tempo ci sono i coristi della SOSAT. Un impegno morale, che anche in tempi di pandemia con in testa il presidente Andrea Zanotti e il maestro Roberto Garniga, un gruppo di cantori del Coro della Sosat ha voluto onorare. Oggi il meteo non prometteva bene, ma la celebrazione eucaristica, fatta in anfiteatro naturale fra il rifugio e la chiesetta, una grotta scavata nella roccia alla base della Cima XII Apostoli e officiata dal sacerdote mantovano Don Giorgio Dall’Oglio (sale da 43 anni) si è potuta effettuare fra qualche goccia di pioggia e qualche raggio di sole.

Quest’anno nella chiesetta, dove dal 1953 vengono deposte sulle pareti di dolomia le lapidi che familiari e amici portano lassù a ricordo di chi ha lasciato la vita in montagna, sono state benedette le nuove lapidi a ricordo di: Michael Costa caduto sul Monte Guglielmo il 23 aprile 2019; Floriano De Col di Follina Treviso caduto sul Monte Peron una montagna del bellunese il 14 maggio 2020; Sergio Zenatti caduto sul Canalone Neri della Cima Tosa nel Gruppo Brenta il 27 maggio 2020; Loredana Degregori di Mezzolombardo precipitata il 27 agosto 2020 sul Monte Bianco; Silvano De Marco, fiemmese fotografo naturalista caduto sul Lagorai il 12 novembre del 2020; Lorenzo Gatti, di Marco di Rovereto caduto sulle Piccole Dolomiti il 21 febbraio 2021.”

Il rito eucaristico è stato accompagnato dai brani dei coristi diretti da Garniga. Forte la commozione quando il Coro della Sosat ha intonato “Signore delle cime”, le cui struggenti melodie toccano le corde dei sentimenti a ricordo di chi sulle montagne se ne è andato. Poi in un momento di condivisione, come ha ricordato il presidente Zanotti, il Coro della SOSAT ha eseguito alcuni brani del suo repertorio, concludendo con la canzone della montagna più famosa: “La Montanara”, cantata tutti assieme.

Tutti gli alpinisti sono stati accolti con la consueta cordialità da Aldo Turri, gestore del rifugio ai XII Apostoli. Fra i presenti il presidente della SAT di Pinzolo Paolo Querio e il presidente della SOSAT Luciano Ferrari.