Martedì 27 febbraio, presso lo Spazio alpino, la Commissione glaciologica SAT ha presentato in conferenza stampa i dati rilevati nel 2023 riguardo all’arretramento dei ghiacciai trentini. 

Presenti alla conferenza stampa: la presidente di SAT, Anna Facchini; Cristian Ferrari, presidente Commissione glaciologica SAT; Camilla Lunelli, direttrice Comunicazione e Relazioni Esterne del Gruppo Lunelli.

La SAT, attraverso la propria Commissione glaciologica, misura da decenni gli arretramenti frontali dei più grandi ghiacciai del Trentino e, dal 2022-2023, grazie alla collaborazione con Acqua Surgiva – Gruppo Lunelli, segue anche il monitoraggio delle variazioni di area dei ghiacciai con dati satellitari attraverso l’utilizzo di dati telerilevati o acquisiti sul campo anche mediante droni e laser altimetri satellitari (es. ICESat-2 e GEDI).

Ad entrare nei dettagli, Cristian Ferrari, presidente Commissione glaciologica SAT: “Il progetto di monitoraggio delle aree glaciali, nato in collaborazione con SURGIVA, serve per ottenere dati scientifici da remoto sull’evoluzione di questi importanti ecosistemi di alta quota e allo stesso tempo per sensibilizzare quanto la risorsa acqua sia importante e allo stesso tempo soggetta alle rapide evoluzioni climatiche. L’obiettivo è quello di restituire attraverso l’analisi di serie successive di immagini satellitari ESA – SENTINEL 2, l’evoluzione delle superfici perennemente coperte da ghiaccio, in particolare confrontando i periodi di fine anno. L’analisi viene quindi raffinata dai tecnici della SAT utilizzando rilievi a terra con aeromobili a pilotaggio remoto o anche con l’utilizzo di voli fotogrammetrici sulle aree glaciali recentemente acquisiti dalla Provincia di Trento”.

Nel comunicato sono stati presentati alcuni ghiacciai “esempio”, come quello del Mandrone, della Presanella e del Lares con rispettive misurazioni in tabella.