Rifugio Casarota – “Livio Ciola”

Dati generali

  • dal Ristorante Sindech m. 1100, sulla statale della Fricca, per il sentiero, 442 – ore 1,20
  • dal rifugio Paludei m. 1059 per il sentiero 432 che si prende dalla vicina localita’ Frisanchi m. 1078 – ore 2
  • al bivacco Madonnina m. 2030 – col sentiero 442, poi il 425, si tocca il Becco di Filadonna m. 2150 (o Corno di Scanuppia) e la Bocca di Val Larga m. 2060 – ore 2,30
  • a Folgaria m. 1166 – sentiero 442, poi 425 che verso sud passa dalla Terza Cima m. 2027, dalla Seconda Cima m. 1996, e dal Cornetto m. 2060, per calare all’Albergo Paradiso m. 1631 (presso malga Cornetto Davanti), ed a Folgaria – ore 4,30
  • a Besenello m. 226 con i sentieri 442, 425, 453 alla Pozza Arionda m. 1770, poi sentiero 452 fino al vistoso edificio di malga Palazzo m. 1560, e la stradina asfaltata (segnavia 431) che arriva al ponte sul Rio Secco, poco prima di Besenello – ore 4
  • Becco di Filadonna m. 2150 – col sentiero 444 indi col 425 che tocca la Bocca di Val Larga m. 2060 – ore 3,45

Guida alpinistica ed escursionistica:

  • SCANDELLARI, Armando, Vigolana e Altopiano di Folgaria, Bologna, Tamari, 1986

Cartografia:

  • Vigolana (Scanuppia): carta dei sentieri con guida, Mattarello (TN), SAT. Sezione di Mattarello, 1996, Scala 1:20.000
    Carta KOMPASS in scala 1:25.000 n. 631 “Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna”

Sul versante orientale della Vigolana, circa a meta’ strada del sentiero che dal Sindech sale alle cime del Becco di Filadonna (2150 m.), la piu’ alta del Gruppo della Vigolana, sorge il rifugio Casarota della Sezione SAT di Centa S. Nicolo’. Il rifugio fu realizzato nel 1959 ripristinando un vecchio fabbricato; successivamente fu completamente rinnovato, ampliato nel 1981 e inaugurato nel 1982. Domina la parte alta della valle del Centa e quella piu’ a settentrione dell’altopiano di Lavarone e delle Vezzene. Il rifugio e’ un comodo punto di appoggio per tutti gli itinerari e traversate sulla Vigolana; interessante la traversata in quota fino al Cornetto e quindi a Folgaria. Come pure quella che porta all’antica malga Palazzo dei Conti Trapp.