Ieri, domenica 16 maggio, la Sezione SAT di Vallarsa ha organizzato un’uscita di prove di arrampicata.
Ecco qui il racconto dell’esperienza che ci arriva dalla sezione.

Prima di stamattina molte cose erano diverse. Aleggiava una certa svogliatezza nell’aria riguardo alla ripresa delle attività, fra iscrizioni, organizzazione, pianificazione: gli ultimi mesi hanno sì indebolito i legami sociali ma hanno anche fiaccato l’allenamento acquisito negli anni nel concretizzare le nostre iniziative.

C’erano molti dubbi se non fosse troppo presto per iniziare a fare attività sociale, raggruppando persone, prestando attrezzatura, pensando “e se dopo vien fuori che…”. Molte delle realtà associative che ci circondano continuano ad attendere tempi più adeguati per riprendere le attività; è pur vero che come SAT abbiamo il vantaggio di lavorare all’aperto e poter fare a meno dei momenti conviviali, ma sentirsi una mosca bianca non aiuta ad essere determinati.

C’erano poi i dubbi legati al tempo, perché statisticamente maggio non è fra i mesi meteorologicamente più favorevoli e dopo una settimana come la scorsa non era facile scommettere, con un certo anticipo, sulle condizioni adeguate per una giornata di “prove di arrampicata” con i più piccoli.

Ma passato il primo momento fra termoscanner, moduli “di buona salute” e igienizzanti per mani e attrezzature si è ripartiti alla grande, arrampicando, provando, sorridendo, salutando. Certo, se due anni fa avessimo immaginato mascherine, distanziamento, niente strette di mano e l’isolarsi per mangiare una caramella l’avremmo vissuto come una castigo; ma abituatisi a queste “nuove regole” si riscopre la bellezza di trovarsi, di dedicare tempo alle attività che ci piacciono, di far “provare la montagna” anche a chi ne sa poco o nulla, con l’esperienza e la pazienza di trasmettere svago a socialità oltre a fatica e traguardi.

Il ringraziamento va a tutti coloro che hanno atteso pazientemente di poter ripartire, senza perdere la passione; a tutti coloro che spendono tempo e competenze a favore di altri; a tutti coloro che vengono senza conoscerci e se ne vanno con un sorriso in cui c’è dentro la soddisfazione di chi organizza e di chi partecipa. E un invito a ripartire, perché il prezzo da pagare è semplicemente quello di stare alle regole, ma il premio è quello di tornare alla normalità.


Foto credits: Marco Angheben