Le Commissioni consultive della SAT: ogni settimana incontreremo le Commissioni della SAT e scopriremo le attività, le competenze, i progetti, dalla viva voce dei Presidenti.

In questa puntata della nuova rubrica vi presentiamo la Commissione Alpinismo Giovanile della SAT. Da quanto tempo esiste la Commissione, in quale periodo opera con i giovani ragazzi, come è organizzata al suo interno, le ripercussioni dell’emergenza COVID-19 sulle attività, l’incentivazione della crescita dei giovani, nella nostra intervista al presidente Sandra Giovanella.

La Commissione Alpinismo Giovanile è una Commissione importante, sulla quale la SAT punta ed investe molto poiché rappresenta il futuro.
A raccontarlo in questa intervista è la giovane presidente della Commissione Sandra Giovanella.

Da quanto tempo esiste la Commissione Alpinismo Giovanile provinciale?
La commissione esiste da più di 30 anni, io collaboro attivamente da un po’ più di 6 anni.

Come siete organizzati all’interno della Commissione?
Come in tutte le Commissioni c’è il Presidente, il vice – Presidente, un cassiere per la contabilità, un segretario per le questioni burocratiche, i consiglieri, un referente dei consiglieri, un referente della Commissione nazionale della sezione giovanile e il direttore della scuola provinciale di alpinismo.

In quali periodi dell’anno operate?
Abbiamo due categorie ben divise: una rivolta ai ragazzi; con loro operiamo maggiormente nel periodo estivo, quando sono a casa da scuola, con attività come il “campus sentieri” e il raduno regionale. Infine la categoria accompagnatori titolati, ovvero persone che vengono formate in ambito tecnico e culturale per accompagnare in sicurezza i ragazzi, per i quali proponiamo corsi di aggiornamento.

Quali sono le fasce che seguite?
Noi seguiamo i ragazzi dagli 8 ai 18 anni e organizziamo le attività in base alle diverse fasce di età.

Sono le sezioni che iscrivono i ragazzi alle vostre attività?
Ogni sezione è autonoma nell’organizzare le gite con i propri giovani. Di solito sono gli accompagnatori che iscrivono i loro ragazzi alle attività.

Che ripercussioni ha avuto l’emergenza Covid-19 sulle vostre attività?
È stata tosta, lavorando con i minori le regole sono tante e spesso quasi impossibili da garantire. I ragazzi in gita tendono a stare vicini l’uno all’altro e a collaborare, in condivisione, uno degli scopi principali dell’attività. Le restrizioni vanno un po’ contro ai principi dell’alpinismo giovanile bloccando tutte le attività. Sono stati sospesi inoltre anche i corsi per la formazione degli accompagnatori e i corsi di aggiornamento. Confidiamo tutti nell’anno prossimo.

I sistemi per incentivare la crescita del numero dei giovani alle volte sfuggono ed è sempre difficile coinvolgere i ragazzi: come la vedi tu, Sandra, dal tuo punto di osservazione?
La SAT ha fatto degli enormi cambiamenti, sia a livello gestionale che di immagine.
Sono felice di vedere i ragazzi crescere fin da piccoli nel nostro ambiente e vederli restare con noi. Ci sono giovani che arrivati a 19 anni si mettono in gioco e partecipano ai corsi di formazione per diventare accompagnatore e seguire i più piccoli in montagna in piena sicurezza… è una delle soddisfazioni più belle.

È possibile in questo periodo coinvolgere, tramite il web, ragazzi e genitori?
Da alcuni gruppi è stata fatta una raccolta immagini, foto e poesie tramite Facebook. Inoltre ci si sente tramite messaggi Whatsapp nei gruppi per tenersi in contatto, ma non si è fatto molto altro purtroppo. La base della nostra attività è stare insieme in ambiente e quindi mantenere i contatti via web è un po’ difficile.Inoltre lavorando con i minori c’è qualche vincolo in più da tenere e ci vorrebbe sempre il filtro delle famiglie.

La partecipazione nel corso degli anni quanto è stimolata dalla famiglia di appartenenza?
La spinta iniziale viene dalle famiglie e quello che fa di più è il passaparola tra amici. Alcuni vengono spinti e poi dipende da come vivono l’esperienza: se si sentono bene ritornano. Ma il traino fondamentale è sicuramente il passaparola tra i ragazzi.

Sandra ha un appello da fare.
A tutti gli accompagnatori e aiuto accompagnatori, l’anno prossimo ci sarà il rinnovo del direttivo della Commissione: sarebbe bello vedere nuovi volti, persone nuove che possono entrare e collaborare. Quindi chi ha voglia di vivere un’esperienza nuova e dare un contributo è ben accetto.

Le modalità per farlo?
Basta scrivere una e-mail alla SAT e successivamente entreremo in contatto per fornire tutte le informazioni.
Chiunque fosse interessato può scrivere a questo indirizzo: sat@sat.tn.it.


In vista del rinnovo del direttivo della Commissione, qual è l’esperienza che porti con te dopo sei anni e la cosa più bella della tua esperienza come Presidente della Commissione Alpinismo Giovanile?
Sicuramente il rapporto con le persone, imparare come viene organizzata una associazione così grande e dare il contributo collaborando con altre persone.

Cosa diresti ad un altro giovane al quale piacerebbe fare questa esperienza?
Bisogna buttarsi e provare, portare nuove idee. Persone nuove possono far vedere le cose da altri punti di vista.

Per scoprire di più visita sul sito della SAT la pagina dedicata alla Commissione Alpinismo Giovanile

Dopo aver beneficiato di questa miniera di informazioni preziose non ci resta che salutare la Commissione Alpinismo Giovanile e augurare a Sandra Giovanella e a tutti i componenti della Commissione buona continuazione e buon lavoro.

Guarda l’intervista sul canale YouTube della SAT