Le Commissioni consultive della SAT: ogni settimana incontreremo le Commissioni della SAT e scopriremo le attività, le competenze, i progetti, dalla viva voce dei Presidenti.

In questa prima puntata della nuova rubrica vi presentiamo la Commissione Glaciologica della SAT.
Quali sono i compiti della Commissione, con quanti volontari e quali metodi utilizza per elaborare dati preziosi sull’arretramento dei ghiacciai dovuto ai cambiamenti climatici, nella nostra intervista live al presidente Cristian Ferrari.

Nasce formalmente nel 1990 la Commissione Glaciologica SAT che nel corso degli anni ha cambiato diversi nomi, ma l’attività di studio e monitoraggio dei ghiacciai è rimasta prevalentemente costante e attiva.

A raccontarlo in questa intervista live sulla pagina Facebook della SAT è il presidente della Commissione Cristian Ferrari.

“Abbiamo avuto anche prima del 1990 personaggi di spicco all’interno della SAT che già all’inizio del 1900 si sono occupati di ghiacciai, sto pensando a G.B. Trener, allo stesso Cesare Battisti e a Vigilio Marchetti, senza dimenticare Bruno Parisi – riferisce Ferrari nell’intervista – una lunga storia fatta di studi e di rilevazioni e che in questi ultimi anni ci ha visto particolarmente impegnati sul fronte dei cambiamenti climatici”.

Da quanti componenti è formato il vostro gruppo di lavoro?

“Siamo una decina di persone con competenze specifiche, geologi, ingegneri, laureati in scienze ambientali. Poi ci sono i volontari appassionati alla materia che sono indispensabili per supportare tutto il lavoro ad alta quota. L’importante è sapersi muovere in ambiente glaciale, non sempre si arriva nei punti di misurazione attraverso un sentiero, occorrono buone capacità di superare forti dislivelli e conoscenza della consistenza del manto nevoso nei diversi momenti della stagione”.

Qual è la vostra stagione di riferimento per osservazioni e misurazioni?

“I rilevamenti si svolgono prevalentemente in estate e terminiamo più o meno in questo periodo, in coincidenza della fine della fase di ablazione, quando il ghiacciaio si ferma. Ci consideriamo degli osservatori privilegiati perché ogni anno possiamo avere un computo quasi esatto di quanto sono arretrati i ghiacciai che avevamo studiato l’anno precedente”.

Qual è il dato dell’arretramento in questi ultimi anni di cambiamenti climatici in forte accelerazione?

“Siamo nell’ordine degli 8-10 metri all’anno, con abbassamenti della superficie di 2 metri e oltre. Ogni ghiacciaio però è diverso: la Marmolada ad esempio arretra in maniera impressionante, mentre il ghiacciaio d’Agola molto meno, perché è quasi protetto dalle montagne circostanti che formano una sorta di circo glaciale a prevalente esposizione NW. Il Lares, Le Lobbie e il Mandron ogni anno perdono molto volume”.

Qual è il metodo per le misurazioni?

“Utilizziamo alcuni punti fissi e misuriamo da quel punto al punto più vicino al ghiacciaio, ogni anno si vede quanto il ghiacciaio si allontana da quel punto ed ogni anno questi punti vanno geo referenziati e talvolta si tratta di una vera e propria caccia al tesoro per trovare vecchi punti fissi. È evidente che queste variazioni comportano anche delle modifiche sulla sentieristica. Alcuni sentieri di accesso ai rifugi sono tornati alla luce, mentre altri si riempiono d’acqua e non sono più praticabili. Ultimamente abbiamo anche intrapreso un percorso storico, andando a ripescare vecchie foto d’archivio SAT dei ghiacciai e ri-fotografando il ghiacciaio dalla stessa angolazione abbiamo mostrato le variazioni del manto o della fronte glaciale.

Dove confluiscono tutti i dati che raccogliete?

“Vengono trasmessi al Comitato Glaciologico Italiano, li pubblichiamo sul sito della SAT ed ogni nostra uscita è documentata sulla nostra pagina Facebook Commissione Glaciologica SAT.

Dopo aver beneficiato di questa miniera di informazioni preziose non ci resta che salutare la Commissione Glaciologica e augurare a Cristian Ferrari e a tutti i componenti della Commissione buona continuazione e buon lavoro.

Guarda l’intervista sul canale YouTube della SAT

Ph. Cristian Ferrari