Ecco i nuovi gestori per i tre rifugi SAT

Al rifugio Carè Alto arriva Gianni Mittempergher, al rifugio Mandron ci sarà Denis Redolfi, la gestione del rifugio Sette Selle è stata assegnata a Ruggero Samaden

Un’apposita Commissione istituita da SAT ha vagliato gli allegati e i documenti prodotti, scegliendo i candidati idonei dopo uno specifico colloquio in cui si chiedeva tra i requisiti (richiesti dalle norme Provinciali): conoscenza del territorio, delle vie di accesso al rifugio e ai rifugi limitrofi, capacità di prestare, eventuali, necessarie azioni di primo soccorso. A decretare le nomine il Consiglio centrale della SAT lo scorso 21 marzo.

Auguriamo a tutti loro che sia un ottimo inizio, e buon lavoro!

Entusiasta Denis Redolfi, del Mandron. Classe 1979, nato in Trentino e cresciuto a Mezzana in Val di Sole, Denis Redolfi è maestro di sci alpino e allenatore di sci club. “Da piccolo pensavo solo a sciare, ma poi all’età di 16 anni ho iniziato ad avvicinarmi al mondo dell’alpinismo, con passeggiate, arrampicate e brevi gite con gli sci d’alpinismo. Con la mia famiglia gestisco un hotel a Mezzana e ora la mia futura casa diventerà il rifugio Mandron. Sarà un luogo di aggregazione, di riparo e caloroso, l’obiettivo è creare un team di ragazzi giovani, appassionati di montagna. Sarà la nostra casa d’alta montagna, ma non saremo un albergo, il rifugio deve rimanere ciò che è: un rifugio. Siamo pronti ad accogliere i futuri ospiti, escursionisti e alpinisti.”

Già operativo Ruggero Samaden, del Sette Selle.  Classe 2001, di Pergine, Ruggero Samaden gestirà il Sette Selle insieme a Gabriele Andreatta, classe 2002, di Regnana (Bedollo). Ruggero Samaden, perito agrario, lavora come tecnico in ambito agricolo/zootecnico per la Provincia Autonoma di Trento e nei weekend e giorni festivi presso il rifugio Sette Selle. Membro del Soccorso Alpino, passa la maggior parte del suo tempo libero in montagna, in estate correndo e arrampicando e in inverno con gli sci d’alpinismo. Gabriele Andreatta sta ultimando gli esami per diventare accompagnatore di media montagna. Anche lui nei weekend e nei giorni festivi lavora presso il rifugio Sette Selle. “Il nostro obiettivo a livello di affluenza turistica è quello di cercare un equilibrio con l’ambiente circostante e le caratteristiche uniche della struttura, mantenendo un alto standard di qualità del servizio.”

Soddisfatto Gianni Mittempergher, del Carè Alto. Classe 1974, di Rovereto, lascia l’esercizio rurale de Il Masetto di Terragnolo, grande appassionato di montagna. “Gestire il Carè Alto – dice – è fare un passo avanti e un passo indietro. Indietro perché torno a quando ero più giovane con diverse esperienze in rifugio e avanti perché mi faccio carico di una nuova assunzione di responsabilità. Il nostro obiettivo è quello di portare avanti la gestione del Carè Alto con la sensibilità di raccontare e far conoscere che il rifugio è una porta aperta sulla montagna, non un’attrazione turistica in sé. La scelta di lavorare nei rifugi di montagna mi ha permesso di imparare ad affrontare i problemi che si verificano in contesti in cui è necessaria una buona manualità e capacità decisionale – dice ancora il gestore del Carè Alto -. Ho un profondo rapporto con la montagna, derivante da una lunga e assidua frequentazione e dall’impegno ambientalista a cui mi sono sempre dedicato con passione”.