Nasce una nuova collaborazione tra SAT e Surgiva, siglata con un accordo e un brindisi con acqua Surgiva, oggi presso la Casa della SAT in un giorno simbolico: l’inizio dell’estate!

Presenti alla giornata sono stati: la presidente di SAT Anna Facchini, il presidente della Commissione Glaciologica SAT Cristian Ferrari e, per Surgiva, Matteo e Camilla Lunelli rispettivamente Presidente e direttrice Comunicazione e Relazioni Estere.

L’accordo di partnership con Surgiva andrà a sostenere l’attività della Commissione Glaciologica SAT che ha realizzato, a partire da luglio 2021, un sistema di analisi per monitorare lo stato e l’estensione dei ghiacciai del Trentino. Lo studio è stato presentato in anteprima durante la conferenza stampa.

“Siamo molto contenti di essere al fianco di un’istituzione fortemente radicata sul territorio trentino, da oltre 150 anni, come la SAT e in particolare di sostenere la Commissione Glaciologica, le cui attività contribuiscono a comprendere su scala locale gli effetti del riscaldamento globale. Surgiva – ha detto Camilla Lunelli – ha origine nel ghiacciaio dell’Adamello e sgorga, dopo un lungo percorso sotterraneo, da una sorgente ad alta quota nel cuore del Parco Naturale Adamello Brenta. Alla collaborazione di lunga data con il Parco siamo quindi lieti di affiancare quella con la SAT, per rinforzare ulteriormente il rapporto con il nostro bellissimo territorio e contribuire alla sua tutela”.

Ad entrare nel merito della ricerca e a spiegare la valenza scientifica, ambientale e sostenibile del progetto di ricerca è stato proprio il presidente della Commissione Glaciologica Cristian Ferrari. “Sono state analizzate le immagini acquisite nei periodi estivi e autunnali a partire dal 2016 con particolare interesse alla stagione 2022 in modo da avere un aggiornamento il più recente possibile dell’arretramento delle zone glaciali interessate – ha detto Cristian Ferrari – L’innovativo approccio sviluppato ha permesso un monitoraggio esteso su grandi aree e costante negli anni e i risultati così ottenuti possono costituire una base di partenza per il prossimo futuro non solo per osservare e quantificare l’arretramento del fronte, ma anche per la diminuzione dell’area.”