Mercoledì 14 giugno, presso la Casa della SAT è stato presentato il programma di lavoro della RETE ITALIANO A TRENTO per l’integrazione culturale delle persone straniere.

“Questa conferenza stampa, promossa presso la Casa della SAT – ha sottolineato la presidente Anna Facchini – evidenzia il ruolo sociale di SAT che si fa promotrice, con questa iniziativa e con altre già organizzate e sostenute, di valori come l’integrazione e la convivenza pacifica, il senso di comunità e di attenzione verso l’altro”.

La Rete Italiano a Trento è una rete di coordinamento tra le realtà attive nel supporto all’apprendimento della lingua italiana per persone straniere. È composta da diversi enti, gruppi e associazioni che si sono riuniti nel 2018 a seguito della cancellazione di servizi primari per i richiedenti asilo, decisa dalla Giunta Provinciale, dopo l’emanazione del Decreto-legge Sicurezza 132/2018.

Al momento conta una sessantina di corsisti per i corsi serali de Il Gioco degli Specchi, una trentina per i corsi dedicati alle donne, una cinquantina per Liberalaparola e presso la scuola Penny Wirton, venticinque ai corsi di Oratorio di Sant’Antonio, Associazione A.M.A. Auto Mutuo Aiuto e Casa Padre Angelo.

Di fatto la rete offre anche servizi assenti sul territorio, come i corsi per donne, con servizio di baby-sitting, o rivolti a persone che non possono accedere ai servizi istituzionali.

La Rete chiede azioni concrete a sostegno della realtà di volontariato. 

Alla vigilia dell’anno in cui Trento diventerà ufficialmente Capitale Europea del Volontariato l’augurio è che queste richieste non rimangano inascoltate.