Montagne360 cambia veste e nome in “La Rivista”.

Negli scorsi mesi, ai soci CAI è stata inviata una lettera in cui Marco Albino Ferrari – direttore editoriale e responsabile attività culturali del CAI – riflette sul significato stesso di montagna e cultura, di ciò che lega e fa crescere il Sodalizio stesso: il sentimento di partecipazione e la passione per luoghi unici.

Alla cultura e al racconto della montagna si affianca, imprescindibile, anche il dovere della responsabilità e l’essere in grado di stare al passo con i tempi. L’attuale presente impone di ripensarsi costantemente e adattarsi, e così vuole fare il CAI stesso.

 

«La nuova Rivista del Club alpino italiano vuole mettersi in cammino, con sguardo consapevole e profondo, tra le montagne italiane. Il periodico sarà un contenitore di reportage, articoli, immagini, illustrazioni, racconti, riflessioni e notizie che racconteranno le terre alte con uno sguardo ampio, abbracciando cultura e tematiche ambientali, consigli pratici e approfondimenti, spaziando dall’alpinismo alla mountain-bike, dall’escursionismo all’arrampicata. Per dare spazio, tempo e attenzione a tutti questi aspetti la rivista aumenterà la foliazione e diventerà bimestrale, mentre rubriche e articoli saranno affidati a grandi firme del giornalismo di montagna, ma anche a scrittori, alpinisti, studiosi. Grande attenzione sarà data anche alla veste grafica e alle fotografie d’autore, perché vorrei che la nuova rivista fosse anche un viaggio nella bellezza, intesa però come stupore che guida verso la conoscenza».

Queste le parole di Andrea Greci, nuovo Direttore responsabile della stampa sociale del Cai: La Rivista del Club alpino italiano, periodico bimestrale, e la testata online Lo Scarpone (loscarpone.cai.it).

Come si legge nel comunicato stampa del CAI, la scelta è stata dettata anche dall’aumento dei costi della carta e dell’energia, per questo motivo il ritorno al bimestrale. L’obiettivo è mantenere intatto il legame con il lettore e la qualità del contenuto, tentando di ridurre l’impatto ambientale della pubblicazione. La continuità di temi e firme rispetto a Montagne360 sarà garantita grazie al mantenimento della medesima redazione.

Infine, da marzo sarà possibile sfogliare il periodico sia in formato cartaceo che digitale.