Music Trek: uniti per la musica

di Amelia Poletti

I ragazzi della SAT di Vezzano portano di rifugio in rifugio le canzoni della montagna

Il 7 Settembre si è conclusa la quarta edizione di Music Trek, l’iniziativa promossa dalla SAT della sezione di Vezzano, Valle dei Laghi, che si rivolge ai giovani dai 12 ai 18 anni provenienti da tutto il Trentino. È stato un lungo cammino quello che dal 2019 ha portato tanti ragazzi a scoprire le rocce dell’Adamello e le cime delle Dolomiti di Brenta, tra picchi e cascate, grandine, fulmini e la neve dei ghiacciai che risplende al sole.

Alla partenza di 4 anni fa da Molveno i partecipanti non avevano nulla in comune, se non l’amore per la musica, per la montagna e un’idea: marciare di rifugio in rifugio, portando agli escursionisti provenienti da tutti i Paesi le canzoni tradizionali delle Alpi.

Sono passati ormai quattro anni da quando, con lo zaino in spalla, i giovani avventurieri si sono avviati barcollando sul sentiero e la strada percorsa nel frattempo è stata molta, dal Carè Alto al Passò del Grostè. Si sono proposte al pubblico canzoni di montagna come il Signore delle Cime e la Montanara, ma anche musica più contemporanea come Viva la Vida e Sky Full Of Stars dei Coldplay.

L’itinerario dell’edizione 2022 potrebbe essere definito “della memoria”: in tre giorni si sono toccati sei rifugi, di cui ben cinque avevano già ospitato la comitiva negli anni passati. Insieme al gruppo dei partecipanti la guida alpina Fabrizio Conforto, il presidente della SAT di Vezzano Marco Visintainer, il fotografo Paolo Pisetta, la socia SAT Paola Bonadiman e Simone Daves, maestro di musica.

Ecco alcuni pensieri dal diario di viaggio.

Lunedì 5 settembre (da Andalo al Rifugio Graffer):
“Millecinquecento metri di dislivello in salita da percorrere. Passo dopo passo la cortina di abeti silenziosi ha cominciato a diradarsi, lasciando il posto al soffice cuscinetto dei mughi e alle erbe della prateria alpina. Mangiamo i nostri panini a Malga Spora, ascoltando gli echi dei fischi delle marmotte risuonare tra il ghiaino e le pareti rocciose. La strada da percorrere è ancora lunga: ore di cammino ci mancano per giungere al Passo del Grostè. Nel frattempo, batuffoli di condensa si staccano impalpabili dalle cime, raggrumandosi in nuvoloni scuri. Dita striscianti di nebbia che dalla cresta frastagliata della Gagliarda si muovono, lente, inesorabili, verso di noi. “

Martedì 6 settembre (dal Graffer al Brentei):
“Ma è il concerto serale il vero trionfo. Mai, mai in tutta la storia di Music trek ci eravamo esibiti davanti ad un pubblico così folto come quello che è raccolto attorno a noi questa sera nell’ampia sala ristorante del rifugio “Maria e Alberto ai Brentei”, fondato negli anni Trenta del XX secolo dalla famiglia Gigioti Bolza e gestito per oltre cinquant’anni dal noto alpinista Bruno Detassis, scopritore di oltre 200 nuove vie nelle Dolomiti e il cui nome è indissolubilmente legato a quello del rifugio. La nostra voce, le nostre voci risuonano unite e sicure in un’unica armonia, che cresce nelle profondità del nostro petto, sale dall’oscurità delle nostre viscere, fino a vibrare calda e dorata nelle nostre gole, esplodere dalle nostre bocche. Io non sono più io, tu non sei più tu: siamo un’unica melodia, un unico, grande strumento che vibra al ritmo delle nostre laringi, al ritmo dei nostri respiri spezzati, scandito dai nostri petti che si alzano e si abbassano.Siamo musica.Semplicemente musica.”

Mercoledì 7 settembre (dal Graffer a Molveno)
“Il nostro tempo sta per scadere. Il pranzo è una piccola consolazione, ovviamente (che adolescenti saremmo se non ci piacesse mangiare) ma presto arriva il momento di tirare fuori la tromba, le percussioni, i clarinetti, l’argento delle chiavi luccicanti sul nero del legno, per quello che è l’ultimo concerto di questo Music trek. Poi la discesa verso Molveno attraverso il sottobosco, l’aria profumata che, scendendo di quota, si fa sempre più calda. Alle 4 e mezza circa del 7 Settembre 2022 il gruppo Music Trek raggiunge le sponde del lago di Molveno. Lassù, dove nemmeno le aquile osano spingersi, hanno visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare. La loro vita cambierà per sempre.”